Il reddito è autonomia. Indipendenza. Un reddito riconosciuto ad una donna vittima di violenza, psicologica, fisica ed economica, rappresenta un Reddito… di Libertà.
L’Inps ha pubblicato la circolare n. 166/2021 sul “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” ed è riconosciuto con un contributo nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, in un’unica soluzione per massimo dodici mesi, entro il limite delle risorse assegnate a ciascuna Regione o Provincia autonoma.
A tutte le donne che vengono seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
Il contributo ha lo scopo di sostenere prioritariamente le spese per l’autonomia abitativa e personale, nonché il percorso scolastico e formativo di eventuali figli e figlie minori a carico. Ben vengano strumenti e misure che aiutino tutte le vittime di violenza ad intraprendere un percorso concreto tramite il quale potersi riappropriare della propria vita, della propria libertà, della propria indipendenza economica ed autonomia sociale.
Il “Reddito di Libertà”, divenuto ora operativo con la circolare Inps n.166/2021, è una prospettiva di salvezza. E di speranza. Contrastare la violenza di genere è un problema su cui la Politica deve agire senza distinzioni di colore e schieramento.