Da quanto tempo il Presidente della Provincia non mette piede a Castelli? Ad Isola del Gran Sasso? A Bisenti o ad Arsita? E non mi riferisco ai sopralluoghi di facciata, a favore di fotocamera.
L’amministrazione della Provincia di Teramo dovrebbe avere più rispetto dei sindaci che lanciano un grido d’allarme per le drammatiche condizioni in cui versano le strade.
Specie se, a farlo, sono primi cittadini di aree interne già fortemente penalizzate e in guerra tutti i giorni contro lo spopolamento.
Il Presidente della Provincia (nonché sindaco) dovrebbe ben sapere che se un sindaco segnala problematiche, sollecita interventi e denuncia pubblicamente i disagi patiti dalla propria comunità, non andrebbe bistrattato.
Non basta fare il solito elenco degli interventi di manutenzione stradale previsti ed invitare il sindaco di turno a consultarlo tra gli allegati di una mail o sul sito dell’ente.
I sindaci pretendono interventi risolutivi e non le pezze.
Le nostre aree interne sono un patrimonio da ricostruire e tutelare, con coraggio e lavorando in sinergia coi territori.
E dovrebbero avere una classe di priorità nell’agenda della Provincia e della Regione: perchè l’entroterra è più in difficoltà, è più umiliato e dimenticato.
Esistono programmi d’azione ed interventi strutturali già finanziati dal Masterplan dell’allora governatore Luciano D’Alfonso, per la viabilità provinciale delle aree interne.
Mettiamoci le mani, non mettiamoci le pezze.
Manola Di Pasquale
Presidente PD Abruzzo