Manola Di Pasquale

Energia e passione

Se sono felice? Si, sono
felice.

All’età di 56 anni mi sento una donna completa e realizzata, una Manola amata e soddisfatta del percorso fatto. Molto lo devo alla mia testardaggine, moltissimo lo devo alle persone che mi vogliono bene e che negli anni mi hanno sempre sostenuta e incoraggiata a dare gambe ai miei sogni. Su tutti, mio marito, mio figlio, i miei fratelli.

La mia storia

Teramo è la mia città, da sempre.

Sono nata il 2 novembre del 1965, secondogenita di mamma Ida, casalinga, e di papà Piero, operaio. Seconda di quattro figli ero appena un’adolescente quando mia mamma ci ha lasciato per sempre, così, sono dovuta crescere in fretta.

Mi sono data subito da fare, forte dell’esempio dei miei genitori: da una parte, insieme alle mie due sorelle mi prendevo cura di mio fratello di soli 8 anni, dall’altra alternavo lo studio al lavoro come barista, babysitter, doposcuola (a 16 anni facevo ripetizioni).

Ho frequentato l’Istituto magistrale “G. Milli” e ricordo con emozione e profonda gratitudine, tra i miei docenti, la bravissima professoressa Fulvia Celommi e il mitico professor Giulio Ciampani.

I Primi sogni

Sognavo di diventare una ballerina di danza classica, da giovanissima, ma alla fine ho scelto il palcoscenico… della Giustizia: dopo la laurea in Giurisprudenza, sono diventata Avvocato.

Manola Di Pasquale

“L’Abruzzo nel mio cuore”

La famiglia

La famiglia era e resta la mia forza, il mio rifugio. Un punto di riferimento quotidiano in cui ricarico le energie e ritrovo me stessa, accanto a mio marito e mio figlio, i miei fratelli, i miei nipoti. Quando ho scelto di sposarmi con Rocco avevo 26 anni. E appena un anno dopo è arrivato il mio splendido figlio Luca. A lui devo l’emozione travolgente dell’essere madre.

Oggi Luca è un ingegnere, insieme a Rocco ne abbiamo seguito con discrezione ogni passo nel suo percorso di studi e gli siamo vicini nelle scelte di vita.

Ecco, Luca ha deciso di vivere a Bologna. Se lui è felice, lo sono anche io nonostante la distanza pesi a tutti i genitori ma la realizzazione dei figli viene prima, sempre.

Con Rocco siamo un tandem perfetto, direi. Una vita insieme: festeggiamo i nostri “primi” trentuno anni di matrimonio, fatti di profondo rispetto per l’altro e intelligente equilibrio.

Proprio accanto a Rocco ho conosciuto la comunità di Montorio al Vomano dove ho vissuto i primi anni da giovane moglie e madre e mi porto dentro ricordi bellissimi. Così come restano scolpiti nel mio cuore i 25 anni vissuti, in casa nostra, al fianco di mia suocera: con la sua presenza mi ha insegnato e trasmesso, ogni giorno, il valore e l’importanza dell’essere Famiglia, lo spirito di sopportazione, il rispetto e l’amore sincero verso il prossimo.

Le passioni

E' vero, sognavo di diventare una ballerina anche per via del mio amore per la musica. Amo ascoltarla durante le mie giornate, tra un impegno professionale e politico e l'altro; così come amo passeggiare all’aria aperta, lunghe camminate specie in montagna. Un'altra mia grande passione è viaggiare: appena posso, mi piace conoscere scorci e borghi bellissimi dentro e fuori il mio Abruzzo. Mi piace leggere e scrivere poesie (ebbene sì, questo è il mio piccolo segreto...).

La solidarietà

Ho festeggiato i miei 50 anni circondata dai miei amici più cari cui ho chiesto un regalo speciale: aiutarmi a costruire un pozzo per l’acqua con un apposito sistema di irrigazione per un villaggio in Africa. Quel regalo oggi è un pozzo che disseta ed aiuta centinaia di bambini. Sono socia del Lions Club da diversi anni e provo, nel mio quotidiano, a fare mio il meraviglioso motto “We serve”: “Noi serviamo”, io servo. Servo nel momento in cui mi adopero per servire il prossimo, nel momento in cui provo ad essere utile a chi vive in una condizione di disagio e bisogno. Una vocazione di vita che mi riempie tutte le volte che si ottiene, come risultato, la serenità del prossimo. Ed è un' emozione sincera, forte. Fortissima.